Si è concluso con 8 assoluzioni e due condanne il processo principale sul caso Consip. Tra gli assolti anche il padre del leader di Italia viva, Tiziano Renzi, l’ex parlamentare Italo Bocchino e l’ex ministro allo Sport Luca Lotti. Lo hanno deciso i giudici della VIII sezione del tribunale di Roma. Le assoluzioni sono arrivate perché “il fatto non sussiste” o “il fatto non costituisce reato”. 

Nell’ambito del procedimento sono stati invece condannati l'ex maggiore del Noe, Giampaolo Scafarto, che ha ricevuto un anno e 6 mesi; e l'ex ufficiale dell'Arma, Alessandro Sessa, che ha avuto tre mesi. Cadute le accuse, invece, ed assoluzione piena, nei confronti di Emanuele Saltalamacchia, ex comandante dei carabinieri della Regione Toscana; dell'ex presidente di Publiacqua a Firenze, Filippo Vannoni; il manager Stefano Massimo Pandimiglio; il dirigente Carlo Russo.

Le reazioni

«Sono stati sette anni e mezzo difficili che non auguro a nessuno. Vedersi sbattuto da innocente in prima pagina con accuse anche da parte di quelli che dovrebbero essere i tuoi 'vicini di banco'. Comunque è andata bene, vado avanti a testa alta. Sono contento», ha detto l'ex ministro dello sport e parlamentare del Partito democratico.

«Vi ricordate il caso Consip? Dopo sette anni di massacro mediatico oggi è arrivata la sentenza. E sapete come è finita? Tutti i miei amici assolti. Tutti! E sapete chi è stato condannato? Quei pubblici ufficiali che hanno tramato contro di noi facendo falsi pur di attaccarci. I miei amici invece assolti. Sette anni, i titoloni di tutti i giornali, i talk, un danno reputazionale infinito. E il danno politico, morale, umano. E per qualcuno addirittura la custodia cautelare. Poi oggi arrivano le assoluzioni per tutti. Tra gli assolti un uomo che si chiama Tiziano Renzi, mio padre. Assolto anche stavolta. Ti voglio bene, babbo», ha scritto Matteo Renzi su X.

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