La seconda puntata dell’inchiesta

Pronto soccorso, la fabbrica dell’emergenza: «Siamo una voce di bilancio»

Dopo la morte dell’infermiera di Ravenna che tornava a casa stravolta dai turni, parlano i suoi colleghi. «Ci dicono che il nostro sfinimento è necessario per i pazienti». La salute come una catena di montaggio

«Nel pronto soccorso non vedo più solo un luogo di cura, ma una catena di montaggio che si regge su un paradosso: la mia empatia usata come arma. Mi dicono che i turni di dodici ore sono un sacrificio necessario per il bene dei pazienti, ma la verità è che il mio sfinimento è diventato una voce di bilancio». A parlare è Fabio (nome di fantasia), medico emiliano. Anche Alessia (nome di fantasia), infermiera di Ravenna, dice che la situazione è in peggioramento: «Siamo esausti e sotto organico. Co

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