- Tutto fu cancellato da Stalin che ridimensionò le donne a fattrici e forza produttrice, così come ha fatto Putin, così come diceva la preghiera delle Pussy Riot
- la politica di Putin ha tolto diritti e riconoscimenti consolidati: è stata depenalizzata la violenza domestica, impedito l’accesso ai contraccettivi e si vuole rendere l’aborto un servizio a pagamento
- “Le femministe sono diventate la prima potenza di opposizione che ha creato un movimento organizzato contro la guerra”, già dalle prime ore, racconta Rossman, si sono organizzate su Telegram per smontare le bugie del Cremlino
Madre di Dio, vergine, caccia via Putin! Il capo del Kgb è il più santo dei santi. Manda chi protesta in prigione. Per non addolorare il santo dei santi le donne devono partorire e amare». Così recitavano le Pussy Riot nella cattedrale di Cristo salvatore a Mosca, con una preghiera punk passata alla storia. Era il 2012. Un secolo prima le donne – almeno nel cosiddetto occidente – avevano iniziato a ottenere i loro primi diritti. Proprio le femministe russe 105 anni fa, l’8 marzo, avevano da



