Il tema delle elezioni a Roma si fa sempre più caldo. Dopo mesi di silenzio sulla questione, si è espressa in merito anche la sindaca pentastellata in carica, Virginia Raggi: «In questi mesi non sono mai intervenuta su retroscena o scenari in merito alle prossime elezioni di Roma. Effettivamente mi è stato proposto di tutto per invitarmi a fare un passo indietro e, allo stesso tempo, non sono mancate pressioni per lasciare spazio alla "politica". La questione è che per me la Politica è altro: sono i programmi e non gli accordi di palazzo», ha scritto sulla sua pagina Facebook.

Il suo partito, infatti, ha dimostrato un certo scetticismo sulla possibilità di ricandidarla, cercando un accordo con il Pd, che attraverso le parole del segretario Enrico Letta ha esplicitato la volontà di organizzare le primarie in vista delle amministrative.  

«Non sto dicendo “ideologicamente” che gli accordi siano sbagliati. Ritengo, però, che gli accordi possano nascere soltanto da una condivisione di idee. E che ci siano dei paletti insuperabili: non tutto può essere negoziabile», precisa Raggi. «Questo cammino lo abbiamo intrapreso anni fa tra mille difficoltà e – va ammesso – anche qualche errore. Non intendo interromperlo. Andiamo avanti con coraggio», continua.

La sindaca riporta poi l'esempio della privatizzazione di Atac per spiegare il significato delle sue parole: «non possiamo fare un percorso insieme perché in un modo o nell’altro prima o poi ci divideremmo. Il nostro percorso è segnato ed è aperto a tutti. Ma le regole le stabiliamo noi», conclude.

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