Esclusivo: le carte dell'inchiesta

Così la Confindustria parallela governava Sicilia e mezza Italia

«Evitare la diffusione di un video a contenuto sessuale che lo ritraeva in atteggiamenti intimi». C’è anche questo su Rosario Crocetta nell’inchiesta della squadra mobile di Caltanissetta su Antonello Montante: indagati l’ex direttore della Direzione distrettuale antimafia De Felice, l’ex governatore Crocetta, la sua segretaria Linda Vancheri, il funzionario di polizia Vincenzo Savastano e il “re della monnezza” Giuseppe Catanzaro. Un’associazione a delinquere guidata dall’ex capo di Confindustria Sicilia

  • C'è un presidente della Regione Siciliana inginocchiato ai suoi piedi. Per i soldi che ha ricevuto in campagna elettorale ma anche per altro. È Rosario Crocetta. C'è la sua segretaria nominata assessore che poi dirotta denaro pubblico agli amici. È Linda Vancheri. 
  • C'è un funzionario di polizia che non lo controlla mai quando è in transito a Fiumicino. È Vincenzo Savastano. C'è un direttore centrale della Dia che su sua sollecitazione ordina inchieste dal nulla su giornalisti «da abbattere». È Arturo De Felice. 
  • A tutti loro è stato notificato l'avviso di conclusioni indagini per un'inchiesta che scopre un sistema marcio, inchiesta tormentata dalle scorrerie di spioni, dalle ambiguità di alcuni giudici dell'antimafia, da talpe, corvi, da tentativi di depistaggio. La storia di un'“Anonima Ricatti” messa su dal Cavaliere Calogero Antonio Montante meglio conosciuto come Antonello.

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