la lotteria della salute

Chi prima, chi dopo. Anche sui vaccini ogni regione fa da sé

Andrew Medichini/AP
  Andrew Medichini/AP

 

  • In Italia, il 10 per cento della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Ma il paradosso è che sono vaccinati più under 50 che ultra ottantenni
  • In alcune regioni, quasi nessun insegnante è vaccinato. In altre invece, il 60 per cento ha ricevuto almeno una dose.
  • Chi ha ottanta anni in Lazio, ha molta più probabilità di aver ricevuto il vaccino rispetto a chi ha la stessa età in Lombardia. Sono tante le diseguaglianze della distribuzione vaccinale fino ad ora.

 

In Italia, più di una persona su tre che lavora nella scuola o in università o che ha più di ottanta anni o è nelle forze armate e di polizia ha ricevuto almeno una dose del vaccino. Per la precisione: il 37 per cento delle forze armate, il 44 per cento di chi lavora nella scuola e il 39 per cento di chi ha più di ottanta anni. Dietro questo dato, apparentemente omogeneo a livello nazionale, si nasconde la disuguaglianza regionale nella scelta di chi vaccinare prima e chi dopo. Come mostrano i

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