L’imprenditore Renato Soru, fondatore di Tiscali, è stato rinviato a giudizio nell’ambito del procedimento che riguarda il fallimento del quotidiano l’Unità, lo storico giornale fondato da Antonio Gramsci nel 1924.

Per Soru, socio del quotidiano dal 2008 al 2015, e gli altri imputati l’accusa della procura è di bancarotta per distrazione e per dissipazione.

Soru è stato eletto come europarlamentare nelle fila del Partito democratico nel 2014 ed entrò all’Unità rilevando due società: la Nie (Nuova iniziativa editoriale) e la Nsef (Nuova società editrice finanziaria). Dal 2008 al 2012 Soru era l’azionista di maggioranza di entrambe le società ma non ha mai avuto incarichi amministrativi e infatti non ha avuto alcun ruolo nei vari Consigli di amministrazione. Dal 2012 le sue quote si sono ridotte progressivamente.

«Ieri, a quasi un anno esatto dal giorno in cui sono stato assolto da un'altra accusa ingiusta, sono venuto a sapere per la prima volta di essere stato indagato per una nuova vicenda – ha detto Soru – ritengo di poter dimostrare facilmente la totale infondatezza dei fatti di cui sono stato accusato e pertanto chiederò di essere sentito al più presto possibile, affinché anche questa vicenda possa essere superata senza lasciare alcun dubbio sui miei comportamenti».

Il gup di Roma ha fissato l’inizio del processo per il prossimo 13 febbraio.

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