Secondo la procura il politico, candidato del centrosinistra nelle Marche, avrebbe agito per conferire al suo mandato di sindaco di Pesaro «un’immagine di efficienza ed efficacia», all’interno di un sistema che coinvolgeva ampi pezzi dell’amministrazione comunale
Sono ventiquattro gli avvisi di garanzia notificati dalla procura di Pesaro nell’indagine che coinvolge l’ex sindaco e candidato alle regionali per il centrosinistra Matteo Ricci, accusato di concorso in corruzione e di essere parte del sistema «criminoso» finito sotto la lente dei pm. L’inchiesta ruota attorno alla gestione dei fondi pubblici e delle sponsorizzazioni private per eventi e iniziative culturali realizzati tra il 2020 e il 2024 nella città di Pesaro quando Ricci era primo cittadino



