- Secondo la corte di Milano Giuseppe Di Maggio ha diritto un compenso mensile minimo di circa 1.400 euro, tredicesima e quattordicesima. È la prima sentenza di secondo grado in assoluto, in Italia, che conferma i diritti da lavoro dipendente per un rider
- Deliveroo dice che comunque viene considerato un contratto di collaborazione e valuta il ricorso in Cassazione. La società britannica inoltre sottolinea che le collaborazioni non sono gestite più come prima.
- Adesso esiste il “free login” che permette di poter lavorare senza prenotazione, ma «anche il free login non esclude la possibilità di prevedere indici di subordinazione, perché quando entri nella piattaforma rientri in qualche modo nella fattispecie», spiega il sindacalista Uiltucs, Mario Grasso.
Il rider Deliveroo Giuseppe Di Maggio ha vinto anche in appello: basta lavoro a cottimo, ha diritto a un rapporto di lavoro con le stesse tutele di quello subordinato, con un compenso mensile minimo di circa 1.400 euro, tredicesima e quattordicesima. Al ciclofattorino, ha ribadito la Corte di appello per la prima volta in Italia, va applicata la disciplina della subordinazione. Sposato e padre di due figli, chiedeva tutele da anni. Il verdetto è arrivato il 9 febbraio 2023 dalla Corte d'Appel



