Oggi è un «pezzo di mondo liberato» che ospita oltre 100 animali salvati da abusi e sfruttamento e dà nuova vita a un luogo una volta simbolo di sfruttamento, prima una sede delle Ss tedesche e poi un sito gestito per contro del gruppo Amadori. Ma è un progetto che rischia di scomparire
Entrando dalla strada statale nel cuore della Val d’Ambra, in provincia di Arezzo, Toscana, il rifugio antispecista Agripunk accoglie chi arriva con grandi murales e il rumore del fiume. Una volta era una sede delle Ss tedesche, poi un allevamento intensivo di tacchini gestito per conto del gruppo Amadori. Oggi Agripunk è un «pezzo di mondo liberato» – come lo descrive chi lo frequenta – di 26 ettari, che ospita oltre 100 animali salvati da abusi, sfruttamento e traumi. Ma ora tutto potrebbe cam



