Rocco Morabito, secondo latitante più ricercato in Italia dopo Matteo Messina Denaro, è stato trovato e arrestato a Joao Pessoa nello stato di Paraiba in Brasile. Insieme a lui è finito in manette un suo fedelissimo, Vincenzo Pasquino, di Platì anche lui considerato un boss di ‘ndrangheta di spessore.

Morabito era nella lista dei primi dieci ricercati al mondo e dopo 23 anni di latitanza era stato arrestato nel 2017 dalle forze dell’ordine uruguaiane a Punta del Este. Era riuscito a crearsi una copertura come noto imprenditore di coltivazione di soia. Due anni più tardi e prima dell’estradizione in Italia riesce a scappare dal carcere di Montevideo dandosi momentaneamente alla fuga. Gli inquirenti uruguaiani hanno indagato 15 agenti di polizia della struttura carceraria, che stando all’accusa avrebbero percepito una somma di 50mila euro, girata attraverso un altro uomo della cosca, per agevolare la fuga del latitante.

In Italia Morabito, detto “U Tamunga”, è stato condannato a 30 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti dopo l’operazione Fortaleza. È considerato uno dei boss delle ‘ndrine più pericolose della Locride e negli anni Novanta i suoi carichi di droga, provenienti dal Sudamerica, inondarono tutta Milano. Secondo gli inquirenti in Sudamerica poteva godere di importanti contatti con il mondo politico e imprenditoriale.

L’operazione di arresto è stata coordinata dalle forze dell’ordine italiane insieme a quelle brasiliane e con il supporto della Dea e della Fbi.

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