Parlano i mafiosi pentiti

A Roma è guerra tra cosche, ma il prefetto ancora non c’è

  • Otto morti ammazzati, gambizzazioni, sequestri di persona e una vittima che vola dal balcone perché indebitato fino al collo.
  • Roma è senza prefetto da tre settimane, da quando il governo ha spostato Bruno Frattasi alla cybersicurezza, da allora il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, non ha ancora deciso il successore.
  • «Questi la droga la portano come vogliono, anche con gli autobus di linea dalla Calabria, la nascondono dentro valigioni, borse, così facevano quando gli 'ndranghetisti che conoscevo dovevano trasportare chili di cocaina», racconta un ex boss, oggi collaboratore di giustizia.

Otto morti ammazzati, gambizzazioni, sequestri di persona e una vittima che vola dal balcone perché indebitato fino al collo. Roma è senza prefetto da tre settimane, da quando il governo ha spostato Bruno Frattasi alla cybersicurezza. Da allora il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, non ha ancora nominato il suo successore (il suo preferito è Claudio Palomba, attuale prefetto a Napoli). Intanto in città si spara e si ammazza come non accadeva da anni. I delitti non sono collegati tra di l

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