Test antigenici rapidi all'ingresso per agevolare gli accessi di parenti e visitatori in sicurezza, collegamenti digitali, ma anche l’utilizzo di “sale degli abbracci” per favorire un contatto fisico sicuro con lo scopo di arrecare beneficio. Sono alcune delle indicazioni diffuse dal ministero della Salute per favorire e migliorare l’accesso dei visitatori dei pazienti di Residenze sanitarie assistite (Rsa) e Hospice.

Nel documento, in cui vengono ribadite le disposizioni di legge che prevedono il via libera alle visite solo in presenza dell'autorizzazione dalla direzione sanitaria della struttura, si fa riferimento al tema della solitudine come motivo di sofferenza nella popolazione anziana e quindi si sottolinea la necessità di assicurare le visite dei parenti e dei volontari per evitare le conseguenze di un troppo severo isolamento sulla salute degli ospiti delle residenze.

Le visite, ovviamente, devono essere effettuate in sicurezza tramite adeguati dispositivi di protezione e adeguate condizioni ambientali.

È necessario, poi, che tutte le strutture residenziali approntino adeguate misure perché ad ogni ospite sia data facoltà di collegarsi regolarmente in modalità digitale con i propri congiunti e amici, al fine di scongiurare un isolamento forzato e garantire per quanto possibile occasioni di relazione sociale e affettiva.

Le direzioni sanitarie debbono perciò predisporre un piano dettagliato per assicurare la possibilità di visite in presenza e contatti a distanza in favore degli ospiti delle strutture. Si sollecitano, quindi, soluzioni tipo 'sala degli abbracci' dove un contatto fisico sicuro «può arrecare beneficio agli ospiti in generale ed a quelli cognitivamente deboli in particolare». 

Devono comunque essere previsti, per le eventuali diverse tipologie di soluzioni individuate, adeguati protocolli – in particolare, ad esempio, in riferimento alle misure igieniche da rispettare e ai dispositivi di protezione da indossare – al fine di garantire il contenimento del rischio e la sicurezza degli ospiti, dei lavoratori, dei volontari e dei visitatori.

Test antigenici rapidi

Al fine di ristabilire e favorire gli accessi dei visitatori in sicurezza, come già messo in atto in alcune regioni, si raccomanda di promuovere strategie di screening immediato, tramite la possibilità di esecuzione di test antigenici rapidi a familiari, parenti, visitatori degli assistiti.

Questi test possono essere effettuati direttamente in loco e, in caso di esito negativo, i visitatori sono autorizzati ad accedere alla struttura secondo le indicazioni fornite dal direttore della struttura.

Il test antigenico rapido al momento è indicato nei contesti in cui l'identificazione e l'isolamento rapido dei positivi a tutela dei soggetti fragili a rischio di complicanze, e delle larghe comunità chiuse, permette una veloce identificazione dei casi e di evitare la diffusione del virus.

Tuttavia, spiega il documento del ministero, i test antigenici rapidi attualmente a disposizione hanno una minore sensibilità (ovvero la capacità di rilevare correttamente tutti i soggetti positivi), quindi è raccomandato l'utilizzo del test molecolare per l'ingresso di assistiti in larghe  comunità chiuse (Rsa, strutture per soggetti con disabilità mentale, altro) e per lo screening degli operatori. Qualora si verificasse l'insorgenza di una positività in un soggetto o un focolaio in atto, ovviamente andrà sospeso l'accesso ai visitatori.

Hospice

Infine, per quanto riguarda le visite per i parenti dei pazienti in situazione di fine vita, si specifica che nelle strutture residenziali l'accesso può essere autorizzato in situazioni di fine vita di assistiti affetti da Covid-19, dalla Direzione della struttura, previa appropriata valutazione dei rischi-benefici. In particolare, negli hospice, considerata la loro natura, questa pratica deve essere quanto più possibile applicata.

Nelle situazioni di fine vita, su richiesta dell'assistito o dei familiari, si consideri anche di autorizzare l'assistenza spirituale, ove non sia possibile attraverso modalità telematiche, con tutte le precauzioni raccomandate per la prevenzione della trasmissione dell'infezione da Covid-19.

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