Tutto pronto per la finale della 72esima edizione del Festival di Sanremo: dopo Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer e Maria Chiara Giannetta, sarà Sabrina Ferilli ad affiancare Amadeus nel ruolo di co-conduttrice.

L’attrice romana è alla sua terza volta sul palco dell’Ariston: aveva infatti condotto il Festival nel 1996 con Pippo Baudo e Valeria Mazza per poi tornare nel 2012 come ospite della quarta serata, dove aveva cantato con il padrone di casa Gianni Morandi una versione del grande classico “Roma non fa’ la stupida stasera”, rivisitata per diventare un omaggio alla città che ospita il Festival.

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IL FESTIVAL COME IL KGB

Stefano Coletta, Sabrina Ferilli e Amadeus (LaPresse)

Ed è subito Ferilli show all’ultima conferenza stampa di Sanremo 2022: diretta, istrionica, sarcastica, l’attrice romana è cioè che possiamo definire una “one woman show”, capace di trasformare anche l’appuntamento quotidiano con i giornalisti in uno spettacolo. La Ferilli ha raccontato con grande ironia come è stata contattata per partecipare alla kermesse, raccogliendo l’entusiasmo dei presenti in sala. In quei giorni soffriva per la prima volta di cervicale: «Mi avevano dato fans e cortisone, ero rintronata, cotta, tossicodipendente», ha raccontato l’attrice tra le risate della Sala stampa.

«Mi chiama Presta e io dico subito sì, poi mi è venuto il dubbio che non mi avesse chiamato un cazzo di nessuno […] Ho chiamato mio padre e gli dico “no ma ieri t’ho detto…” e lui “No ma ieri non ci siamo sentiti” quindi mi sono chiesta “Ma sarà vera ‘sta cosa” ma non sapevo come farmelo riconfermare».

L’aneddoto continua poi così: «Quando dici sì a Sanremo è come essere catturati da una squadra del Kgb: stai zitta, non parlarne con nessuno, neanche con i genitori, non fiatare, sai quelle cose da 007… Ho passato quei due, tre giorni di trance…poi ho preso coraggio e gli ho detto: "Che bello fare Sanremo”, dico “O mi risponderà “che c…stai a dì?” o Sì”. Lui mi ha scritto “Sì, sono felice”. È andata così».

Ma l’attrice ironizza anche sul suo ruolo sul palco: «Magari Amadeus mi farà uscire alle 3, faremo corsi di sopravvivenza, per fortuna è previsto qualche piccolo snack. Tutt'al più mi vedrete sul finale quando si dirà chi ha vinto», e poi «qualche parolaccia? La dirò, anche perché dura tanto, è impossibile non colorire con qualche battuta o esclamazione».

Scherza anche su virus e mascherine: «Se ci ammaliamo tutti finiamo tutti ricoverati, tanto è finito Sanremo: sala stampa, artisti, talent ci metteranno in una di queste caserme diroccate, con la scritta Gruppo Sanremo 2022».

Storia

 Photocall of the film "La grande bellezza" in the photo: Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Paolo Sorrentino, Carlo Verdone (foto Piergiorgio Pirrone - LaPresse)

Volto caro al grande pubblico, Sabrina Ferilli nasce a Roma nel 1964. Debutta nel mondo del cinema negli anni ’80, raggiungendo il successo sul grande schermo nei primi anni ’90, partecipando a numerosi film tra i quali “La bella vita” di Paolo Virzì, per il quale vince il suo primo Nastro D’Argento come Attrice Protagonista e che segnerà l’inizio di un sodalizio con il regista, che la vedrà protagonista di altre pellicole come “Ferie D’Agosto” e “Tutta la vita davanti”.

Attrice di cinema e di teatro, alterna ruoli comici a quelli drammatici, prendendo parte anche a numerosissime fiction come “Commesse”, andata in onda dal 1999 al 2002, dove ha recitato al fianco di Nancy Brilli, Anna Valle e Caterina Vertova; “Baciamo le mani - Palermo New York 1958” di Eros Puglielli, “Le ali della vita”, dove interpreta l’insegnante di musica anticonformista Rosanna Ranzi, al fianco di Virna Lisi e “Svegliati amore mio”.

Considerata un simbolo di italianità e veracità, è stata scelta da Paolo Sorrentino per interpretare Ramona nel film Premio Oscar come miglior film straniero “La Grande Bellezza” del 2013.

In carriera ha vinto cinque Nastri d'argento, un Globo d'oro, quattro Ciak d'oro e ha ottenuto quattro candidature ai David di Donatello.

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