Inizierà il 1° marzo, il processo nato dall'inchiesta 'Final Blow' dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce. Gli imputati sono 77. Quarantotto persone hanno chiesto e ottenuto di essere ammesse al giudizio con rito abbreviato, strada processuale che permette di ottenere la riduzione di un terzo della pena, in caso di condanna. La prima udienza davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Lecce è stata fissata al 5 febbraio 2021.

Undici persone hanno, inoltre, chiesto di definire la propria posizione con il patteggiamento della pena. Sui concordati tra pubblico ministero e avvocati difensori, si pronuncerà il giudice per l'udienza preliminare il mese prossimo.

I 77 imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, narcotraffico, violazione delle legge sulle armi e gioco d'azzardo. Le indagini hanno ricostruito le ramificazioni di un clan, riconducibile a due fratelli, attivo a Lecce.

C’è un nuovo pentito

Nel frattempo in un processo per un’altra operazione antimafia, un brindisino di 34 anni, imputato per mafia e già condannato in via definitiva per omicidio, ha chiesto di rendere dichiarazioni per collaborare con i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Lecce. Il primo verbale è stato reso il 18 dicembre scorso.

A darne notizia è stato il sostituto procuratore Guglielmo Cataldi, in apertura dell'udienza preliminare a Lecce, scaturita dalla conclusione dell'inchiesta sui volti emergenti dell'associazione di stampo mafioso, chiamata Sacra corona unita, a Brindisi città. Il blitz dei carabinieri risale al 13 febbraio scorso e venne denominato Synedrium. In questo troncone, il 34enne è imputato con l'accusa di essere stato a capo di un gruppo di stampo mafioso operante nella città di Brindisi, con base nel quartiere di Sant'Elia. Si tratta della stessa zona in cui il primo novembre 2014 avvenne l'omicidio per il quale è stato condannato in via definitiva al carcere a vita, in concorso con due persone.

Per legge, le dichiarazioni ai magistrati dell'Antimafia dovranno essere raccolte nel periodo di 180 giorni. I pubblici ministeri hanno chiesto il processo per 59 persone, la maggior parte delle quali residenti fra Brindisi e provincia.

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