Un viaggio tra mito, filosofia e storia per riscoprire le voci femminili oscurate dal potere patriarcale: da Pandora a Saffo, da Enheduanna ad Agnodice, fino a Ipazia e Virginia Woolf. Figure che, nonostante l’oblio o la marginalizzazione, hanno resistito e lasciato tracce profonde
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani e in edicola
Materia: questo sono le donne, o almeno così la pensava Aristotele, che aveva categorizzato il genere femminile in opposizione al maschile, composto di spirito e forma, e nato per governare sul logos. Si può rintracciare anche in questa definizione filosofica il motivo per cui, se ripercorriamo a ritroso il percorso della Storia, vediamo le figure femminili svanire, diventare inafferrabili, inconoscibili. Esiodo nei suoi poemi racconta la creazione della prima donna, Pandora: «un male bellissimo



