trenta arresti legati alla cosca santapaola-ercolano

La saga dei Santapaola, il “modello” mafioso catanese che guarda al futuro

  • Per uno che ha studiato dai salesiani, che ha frequentato l'oratorio, che sognava di fare il prete, non si capisce come poi Benedetto Santapaola abbia scelto di fare l'assassino. Forse per denaro. O forse per il potere che in Sicilia, si sa, a volte conta più dei soldi.
  • Le sue origini sono modeste. Fa l'ortolano, il venditore di scarpe, ha un piccolo negozio di cucine. Fino a quando, nel 1981, apre la più grande concessionaria d'auto di Catania. All'inaugurazione ci sono il prefetto e il questore.
  • Ci sono emissari che partono dalla Sicilia con pacchi di soldi, s'imbarcano sul catamarano a Pozzallo, dopo poco più di cento minuti sono a La Valletta a riciclare. Denaro che ritorna a Catania.

Per uno che ha studiato dai salesiani, che ha frequentato l’oratorio, che sognava di fare il prete, non si capisce come poi abbia scelto di fare l’assassino. Forse per denaro. O forse per il potere che in Sicilia, si sa, a volte conta più dei soldi. Ma è sempre stato comunque un’eccezione nello scenario mafioso, uno dei capi più importanti di Cosa nostra e anche grande uomo d’affari. Mentre a Palermo sparavano e le strade puzzavano di sangue, Benedetto Santapaola a Catania stava diventando ricc

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