- Dagli oriundi ai neo-italiani la nazionale conferma una tendenza di lungo corso. Ma con l’inizio del Ventunesimo secolo il ricorso a questa mossa si è inflazionato con l’effetto di chiamare in azzurro calciatori anche modesti.
- Una scorciatoia eticamente discutibile, intrapresa per migliorare la competitività della nazionale quando il sistema interno della formazione non garantisce più un adeguato bacino di talento.
- In Italia più che altrove in Europa il sistema della formazione è vicino al default. Non produciamo più calciatori competitivi, e i motivi di una seconda eliminazione consecutiva dai mondiali stanno qui.
I giocatori naturalizzati sono il fiasco formativo del calcio italiano
27 novembre 2021 • 13:31