il lato oscuro delle piattaforme

Quei figli in vetrina sui social, perché lo “sharenting” è pericoloso

Il neologismo indica la condivisione della genitorialità con foto di minorenni. Non lo fanno solo i vip. In Parlamento e in Europa è in corso il tentativo di arginare il fenomeno. Ma la repressione non basta

Solo un adolescente italiano su cinque – il 22 per cento dei ragazzi fra gli 11 e i 18 anni – riesce a stare lontano dagli strumenti digitali (lo smartphone in primis) senza provare ansia. Il 55 per cento trascorre online più di tre ore al giorno, il 14 per cento supera le cinque ore. È WhatsApp la piattaforma più utilizzata (94 per cento), a seguire TikTok (58 per cento), Instagram (57 per cento) e YouTube (55 per cento). E, soprattutto, quasi un quarto dei giovani è stato coinvolto, direttamen

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