- Le posizioni “culturali” delle destre post fasciste sono dense di omissioni, tendenziose, prive di fondamento storico, ma sono paradossalmente favorite anche da alcuni presupposti normativi e dagli sviluppi delle pratiche del ricordo, sin dall’istituzione del Giorno della memoria.
- La memoria della persecuzione ha il dichiarato obiettivo di una generica educazione al rispetto di ogni differenza, ma non educa alla comprensione critica del nesso tra fascismo e persecuzione.
- In un contesto segnato dalla produzione e dal consumo mediatico di narrazioni diverse e dalla crisi dei vecchi “quadri sociali della memoria”, la fine della età dei testimoni della Shoah lascia il posto solo all’industria culturale.
La fine della età dei testimoni lascia il posto all’industria culturale
23 gennaio 2023 • 19:53Aggiornato, 25 gennaio 2023 • 15:03