Dopo l’uccisione di Paolo Taormina la città è scesa in piazza per dire basta. In periferia si cerca la strada del riscatto tra fondi assenti e scuole in affanno
Un colpo di pistola. Uno soltanto, alla nuca. Così è morto Paolo Taormina, 21 anni per sempre. Il killer, reo confesso, si chiama Gaetano Maranzano, neanche trentenne. Gli inquirenti cercano il branco, lo sciame che ha circondato la vittima all’esterno del pub che gestiva. Paolo era uno di quelli che aveva scelto di tornare, di darsi una possibilità nella sua terra. Il padre e la madre non si danno pace, vinti dal dolore. In tempo di pace i figli seppelliscono i genitori, in tempo di guerra acca



