- Ultimo atto del blocco dei licenziamenti, il governo presenta il decreto che in extremis estende le tutele a settori come il tessile e ad aziende già in crisi, i sindacati segnalano incongruenze.
- In attesa della riforma degli ammortizzatori si procede a singhiozzo. Il presidente di Assoturismo: «Pronti a riprenderci in estate ma ci sono anelli della filiera che continuano a soffrire».
- Calzaturieri e imprenditori dell’abbigliamento prevedono altre chiusure di imprese e perdita di posti di lavoro, soprattutto nel comparto scarpe.
Sblocco dei licenziamenti a singhiozzo da domani fino a fine ottobre, e per chi non licenzia tutele integrali delle piccole aziende estese ai settori più colpiti della manifattura e delle costruzioni come il tessile e per le aziende già in crisi: è così che il governo tenta di scongiurare l’emorragia estiva di posti di lavoro. «Ben venga altra cassa integrazione a carico dello stato, ma la partita non si gioca tanto sui numeri e sui codici Ateco, che pure sono importanti come ci ha insegnato il


