Fatti

Così il «sistema Montante» sopravvive al suo creatore

LaPresse
LaPresse

L’imprenditore era considerato un simbolo della legalità e della lotta alla mafia. Per questo aveva ottenuto poltrone e nomine, compresa quella a Cavaliere del lavoro. Ma alla base del suo successo c’era una rete di giornalisti, giudici politici compiacenti. Che ora che lui è stato condannato continuano a muoversi all’ombra dei palazzi del potere siciliano

  • Questa storia, storia infinita di finti ingenui e di furbi intrallazzatori, comincia un giorno qualsiasi di un anno qualsiasi dell’ultimo decennio nell’aeroporto di Fiumicino.
  • La storia di Antonello Montante è uno straordinario spaccato di come si possa costruire e insediare nella carne viva delle istituzioni un corpo estraneo, una sorta di governo parallelo che determina, governa e dispone anche sui ruoli apicali del paese.
  • Resta una domanda: il sistema è affondato assieme al suo creatore e alle bici che assemblava per farne omaggio ai potenti del paese? La risposta è no. Ecco chi sono gli eredi.

Per continuare a leggere questo articolo