Juan Martin Del Potro e gli altri

La vita dolorosa delle macchine umane consumate da troppo sport

  • Una volta il polso destro, tre volte il polso sinistro. Quattro volte il ginocchio destro. In dieci anni, il tennista argentino Juan Martin del Potro, ex campione agli US Open e tra gli atleti sudamericani più celebri di sempre, ha collezionato più risonanze, ecografie e soste dal chirurgo che un ottuagenario lungodegente.
  • Esasperare la fatica e lo stress anatomico, titillare le frontiere di resistenza muscolare, continuare a spremere prestazioni sempre più spinte verso l’eccellenza ha un costo.
  • A 33 anni Del Potro si accontenterebbe di «vivere una vita normale» che, detto da un giovane uomo che ha cavalcato l’eccellenza dello sport, fa sorgere più di un quesito. E non è un caso isolato. 

Una volta il polso destro, tre volte il polso sinistro. Quattro volte il ginocchio destro. In dieci anni, il tennista argentino Juan Martin del Potro, ex campione agli US Open e tra gli atleti sudamericani più celebri di sempre, ha collezionato più risonanze, ecografie e soste dal chirurgo che un ottuagenario lungodegente. Ha appena giocato la sua ultima partita a Buenos Aires quasi senza riuscire a correre e, tra una parola e una lacrima, ha spiegato ai suoi aficionados affranti che, da oggi

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