I documenti su Visibilia

Sul tracollo della società Visibilia di Santanchè c’è la firma di Berlusconi

  • Ci sono i creditori “famosi” e quelli meno noti. C’è il contratto milionario rescisso a sorpresa con Il Giornale, di proprietà di Berlusconi fino a pochi mesi fa. Ci sono i debiti maturati con le banche, 4,5 milioni, con il mutuo richiesto e non pagato fino in fondo e le linee di credito ottenute. E quelli con il fisco, che le contesta tasse non pagate per 1,9 milioni di euro. Si aggiungono poi altri 2,9 milioni con due aziende del giro, Visibilia editrice e Concessionaria. Ma anche le cartelle esattoriali «in attesa», inserite nel piano messo a punto dai suoi legali pari a 683 mila euro. Più quelle già rateizzate per «debiti tributari» di oltre 400 mila euro.

  • Mettendo assieme i documenti presentati al tribunale fallimentare sulle due società Visibilia e Visibilia concessionaria, la storia imprenditoriale recente della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, è costellata da bilanci in rosso profondo. Tanto che a fine maggio ha dovuto vincolare la sua villa da sogno in centro a Milano per garantire i creditori e i giudici fallimentari. Casa acquistata nel 2004 a 1,2 milioni e che ora vale (dopo opere di ristrutturazioni imponenti, con una sala fitness dotata di piscina coperta e bagno turco) 6 milioni.

  • Sfiora i 10 milioni, dunque, l’esposizione della società Visibilia Srl, il fu gioiellino della ministra, la quale è impegnata al rilancio del turismo italiano e allo stesso tempo a studiare la strategia migliore per salvare le sue aziende dalla bancarotta. Un’attività di imprenditrice del tutto legittima, che merita molto tempo visto che con i suoi legali sta cercando la strada migliore presentando piani di ristrutturazione dei debiti così da evitare il fallimento delle aziende.

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