La Procura di Lamezia Terme ha notificato quattro misure interdittive in materia di rifiuti tossici e sequestrato società e impianti per un valore di 150 milioni di euro. Altri tre milioni e mezzo rappresentano il valore del profitto per mancata bonifica.

L'operazione “waste water”, condotta dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme, dal Noe di Catanzaro e dalla Guardia Costiera di Vibo Valentia, interessa tre imprenditori (due di Roma e uno di Bari) e un dirigente di Matera, tutti accusati di reati plurimi nella gestione dello stabilimento Ilsap s.r.l di Lamezia Terme. Secondo le indagini, gli imputati avrebbero smaltito in modo illecito rifiuti speciali industriali. Il materiale inquinante, composto principalmente dagli scarti della lavorazione del biodiesel in uscita dall’impianto di trattamento, veniva riversato attraverso una pompa nel terreno o nelle condotte fognarie che finivano nelle acque del mar Tirreno.

Indagato anche un amministratore giudiziario, nominato dal Tribunale di Napoli per un precedente sequestro preventivo della struttura, per falsi e truffa ai danni dello stato.

L’indagine ha consentito di identificare almeno una delle concause dell’inquinamento nel golfo di Sant’Eufemia di Lamezia. La contaminazione dei terreni sarebbe iniziata nel 2012, mentre quella marina nel 2016.

© Riproduzione riservata