- A trent’anni da Tangentopoli una cosa è certa: i re del malaffare sono vivi e lottano insieme a noi, la corruzione è ancora endemica e di sistema, il finanziamento illecito ai partiti è una consuetudine.
- La magistratura non ha strumenti efficaci per indagare e punire questi reati, mentre i partiti hanno tutto l’interesse non porre la questione dal punto di vista etico. Basta che le operazioni siano formalmente lecite.
- Una politica povera, sempre alla ricerca di soldi per organizzare feste, incontri, convegni, campagne elettorali, non può fare altro che accettare aiuti da chiunque. Il finanziatore privato però non ama il più delle volte comparire. Ecco così il proliferare di associazioni e fondazioni collegate ai partiti, ma ufficialmente sconnesse dal movimento politico.
Tangentopoli e “Mani pulite” 30 anni dopo: il buco nero dei finanziamenti ai partiti
21 febbraio 2022 • 06:00