GLI INTERNAZIONALI DI TENNIS A ROMA

Scommesse, insulti e nazionalismo: il tifo al Foro Italico è un problema

Gianni Clerici chiamava italopitechi i frequentatori del Foro Italico quando si lasciavano andare a pulsioni primitive contro gli avversari dei tennisti italiani. Ora si sono aggiunti i betters, quelli che cercano di condizionare rumorosamente l’andamento della partita perché stanno puntando live da bordo campo. Nel torneo che si vanta di essere il quinto Slam 

Sono seduti in prima fila o in ultima. Spesso indossano un cappello in stile Pete Doherty, il già frontman dei Libertines che ora somiglia più a un lontano parente di Hemingway che non a una rockstar. Parlano durante lo scambio e soprattutto fra un punto e l’altro, con un occhio all’orologio da polso e uno allo smartphone. Insultano il giocatore che sta a pochi metri da loro in modo che il malcapitato senta benissimo. Poi scompaiono di colpo e il momento della scomparsa non coincide con la fine

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