tra paura e smarrimento

Terremoto, viaggio a Bagnoli tra paura e smarrimento. I residenti: «Non sappiamo cosa fare»

Per la prima volta l’epicentro del sisma di magnitudo 4.4, tra i più forti degli ultimi 40 anni in quest’area, ha messo in ginocchio il quartiere operaio napoletano. Le persone hanno cercato rifugio nell’ex base Nato, ma raccontano: «Non sappiamo come comportarci, siamo spaesati»

«Sul mio petto è arrivata mezza casa, mentre ero a letto a dormire. Ho pregato Dio, perché siamo deboli di fronte alle calamità, mi ripetevo “Gesù aiutami”. Ho cercato di uscire ma non ce la facevo, non reggevo più la lamiera che mi opprimeva, non respiravo bene, sentivo che stavo per cedere. Per fortuna non mi è mai mancato l’ossigeno». Mostra la ferita a una mano e parla con un filo di voce, Giovanni Aruta, 78 anni, sopravvissuto al crollo del solaio della sua casa (ora dichiarata inagibile) d

Per continuare a leggere questo articolo