Feriti in Kamchatka, dove un’onda di 4 metri ha già raggiunto la costa. Dopo oltre 35 scosse di assestamento, tutti i paesi che affacciano sul Pacifico hanno emesso un allarme tsunami. Le onde stanno raggiungendo la costa americana
Uno dei terremoti tra i dieci più forti mai registrati ha colpito l’estremo oriente russo innescando un allarme tsunami per onde fino a quattro metri in tutto il Pacifico e costringendo a evacuare le coste dalle Hawaii al Giappone.
La scossa di magnitudo 8,8 è stata registrata alle 8.24 locali (poco dopo la mezzanotte in Italia) al largo di Petropavlovsk, nella penisola russa della Kamchatka. Sono seguite oltre 35 scosse di assestamento, con una magnitudo che varia da 4,7 a 6,9.
Le autorità russe hanno dichiarato che uno tsunami ha già colpito e inondato la città portuale di Severo-Kurilsk. I media locali hanno riferito che uno tsunami alto tra i tre e i quattro metri è stato registrato nel distretto di Elizovsky.
In Giappone sarebbe arrivata nel frattempo un’onda di oltre un metro, portando con sé diverse balene che si sono spiaggiate. Quattro grandi onde hanno invece raggiunto e inondato la costa di una delle Isole Curili settentrionali, Paramushir, senza causare vittime. Alle Hawaii è rientrata l’allerta e i residenti stanno tornando verso le loro abitazioni. In Washington, Oregon e California intanto sono arrivate onde di 50 centimetri. Rimane in vigore l'allerta tsunami per la costa settentrionale della California e per il Messico.
Le conseguenze
Ci sarebbero anche diverse persone sono rimaste ferite in Russia a causa del terremoto, secondo quanto riportato dai media statali, ma nessuna in modo grave.
Le autorità dei paesi che si affacciano sul Pacifico in Nord e Sud America, tra cui Stati Uniti, Messico ed Ecuador, hanno raccomandato di evitare le spiagge. In Giappone, le persone sono state evacuate verso zone più elevate.
I Centri di Allerta tsunami statunitensi hanno avvertito che onde di oltre tre metri sono possibili lungo alcune coste dell'Ecuador, delle isole Hawaii nordoccidentali e della Russia.
I lavoratori della centrale nucleare di Fukushima, nel nordest del Giappone, distrutta da un violento terremoto e da uno tsunami nel 2011, sono stati evacuati. In tutto il paese sono state spostate 1,9 milioni di persone. Circa 10.500 di queste si trovano a Hokkaido, dove le immagini dei media locali hanno mostrato un assembramento di persone radunate su un tetto.
Alcuni si sono anche riuniti in un osservatorio che si affaccia sulla spiaggia di Chiba, a sud di Tokyo. Le autorità continuano a invitare i residenti della costa orientale del Giappone a evacuare verso terreni più elevati.
Decine di onde sono state osservate lungo tutta la costa pacifica del Giappone. Gli avvisi di evacuazione coprono ora centinaia di chilometri lungo la costa pacifica, da Hokkaido a nord fino alla prefettura di Wakayama a sud.
Allerta anche in Cile e in Perù. In Colombia è arrivato un ordine di evacuazione sulla costa del Pacifico. Anche il presidente Trump ha utilizzato il suo social Truth per raccomandare alla popolazione di «restare forte e rimanere al sicuro».
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