la lettera alla corte di Strasburgo

Tortura psicologica, la denuncia dei detenuti del carcere di Caltanissetta

  • Nei giorni scorsi decine di detenuti del carcere di Caltanissetta hanno firmato una lettera inviata alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, nella quale si descrive nel dettaglio una situazione di detenzione ritenuta contraria all’articolo 27 della Costituzione italiana, che stabilisce che la pena “non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità”.
  • Nella lettera raccontano di sovraffollamento e condizioni igieniche precarie anche per chi è sottoposto a quarantena fiduciaria anti Covid-19: “Senza lenzuola, federe e prodotti per la sanificazione della cella, costretto a dormire su lenzuola di carta”.
  • «Non capisco in cosa possa ravvisarsi una tortura psicologica» replica il direttore Giuseppe Russo, che contesta diversi punti della lettera ma ne conferma altri.

Tortura psicologica. Ecco il modo in cui i detenuti del carcere di Caltanissetta descrivono la quotidianità all’interno dell’istituto di pena siciliano. Nei giorni scorsi decine di loro hanno firmato una lettera inviata alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, nella quale si descrive nel dettaglio una situazione di detenzione ritenuta contraria all’articolo 27 della Costituzione italiana, che stabilisce che la pena “non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità”. S

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