I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Savona hanno posto agli arresti domiciliari altri tre dipendenti della residenza sanitaria di Varazze. Ai tre, due donne e un uomo, tutti italiani, rispettivamente di 38, 46 e 50 anni, vengono contestati gli stessi reati che il 26 gennaio avevano portato agli arresti domiciliari tre colleghe e si riferiscono a presunti episodi di violenza e maltrattamenti nei confronti degli ospiti della struttura.

I provvedimenti restrittivi sono stati disposti su richiesta della Procura della Repubblica di Savona, pm Chiara Venturi, alla luce di nuovi elementi emersi nel corso delle indagini, che hanno consentito di identificare gli arrestati e acquisire altre prove sui maltrattamenti che si verificavano all'interno della residenza protetta.

Insulti e minacce

Alla base dei provvedimenti restrittivi vi sarebbe «la pretestuosità dei motivi delle aggressioni, che ha rivelato la pericolosità degli indagati ed il rischio di reiterazione del reato», sottolinea la Gdf. Sono in corso perquisizioni domiciliari presso le abitazioni degli indagati a Genova, Stella (SV) e Albisola Superiore (SV). Secondo la guardia di finanza i tre operatori socio-sanitari arrestati oggi erano soliti insultare, minacciare e strattonare gli anziani degenti, impossibilitati a difendersi.

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