Il cadavere è stato trovato da alcuni operai che stavano iniziando dei lavori di manutenzione su quel tratto per conto dell’Anas. Non è nota l’identità dell’uomo, che ha un’età compresa tra i 40 e i 50 anni circa. Sul suo corpo ci sono evidenti segni di tortura alla testa dimostrate dalle ustioni e dai segni lasciati dalle percosse ricevute
Piedi legati, occhi bendati e segni di armi da taglio in testa. Un uomo è stato trovato appeso a un guardrail della grande viabilità di Trieste nella mattinata del 24 settembre, a circa dieci minuti dal centro della città. Sul posto si sono recate le forze dell’ordine, il medico legale e i soccorsi del 118.
Il cadavere è stato trovato da alcuni operai che stavano iniziando dei lavori di manutenzione su quel tratto per conto dell’Anas. Non è nota l’identità dell’uomo, che ha un’età compresa tra i 40 e i 50 anni circa. Sul suo corpo ci sono evidenti segni di tortura alla testa dimostrate dalle ustioni e dai segni lasciati dalle percosse ricevute.
Secondo una prima ipotesi il corpo è stato appeso con dei lacci nel corso della notte o della mattinata dato che non presenta segni di putrefazione. Un omicidio efferato che fa pensare a un avvertimento, un monito per altre persone. Troppe domande a cui rispondere: come mai è stato appeso e non gettato nella scarpata? Che messaggio ha voluto lanciare chi lo ha ucciso?
Sul caso sta indagando la procura di Trieste.
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