Lo sgombero del centro sociale simbolo avviene proprio mentre la città è squassata dalla max inchiesta sull’urbanistica. Gli attivisti si preparano a una mobilitazione nazionale i primi di settembre. Lo scrittore Sandrone Dazieri: «Il sindaco avrebbe potuto salvarlo e non lo ha fatto»
«È giunto il momento di occupare una residenza bella bella di Coima/Catella per ribadire l’importanza dei beni comuni in questa città». Marco Philopat, storico scrittore ed editore – con la Shake prima e con Agenzia X ora, legato alla Milano dei movimenti, commenta con la provocatorietà punk che lo contraddistingue, lo sgombero del centro sociale Leoncavallo. Avvenuto proprio mentre la città è squassata dalla maxi inchiesta sulla gestione dell’urbanistica. «In uno stato di diritto non possono



