Non è la prima volta che una partita di calcio viene interrotta per un episodio di razzismo. Ma quello che è successo nella serata di martedì in Champions league, durante la partita tra Psg e Basaksehir, non ha precedenti: perché l’accusa di razzismo riguarda il quarto uomo. L’incontro è stato sospeso al quindicesimo minuto del primo tempo. Le due squadre e i rispettivi staff hanno deciso di abbandonare il campo.

Il quarto uomo, il romeno Sebastian Coltescu, avrebbe usato il termine "negru" riferendosi all'assistente tecnico Achille Webo, per indicarlo all'arbitro centrale che voleva espellerlo per proteste scatenando la reazione di giocatori e staff. Le parole si sono sentite distintamente, anche perché lo stadio è senza pubblico, per le regole contro il Covid-19. Secondo una diversa ricostruzione, alla base dell’episodio ci sarebbe una diversa percezione del senso di gravità del termine “nero”, fra lingue diverse.

(AP Photo/Francois Mori)

Ma c’è un punto che è incontestabile, ed è quello espresso dall'attaccante del Basaksehir Demba Ba, che era in panchina (ed è stato espulso). Ba ha affrontato faccia a faccia Coltescu, con queste parole in inglese: «Perché ti riferisci alle persone di colore chiamandole “this black guy”, mentre per i bianchi non dici “this white guy” ma solo “this guy”?». Il Basaksehir ha twittato l’immagine dell’Uefa contro il razzismo. E il Psg ha ritwittato.

© Riproduzione riservata