Giordano Colarullo, direttore generale di Utilitalia, intervenendo a Ecomondo al convegno 'Dalla raccolta differenziata al riciclaggio: non solo materie prime seconde ma anche rifiuti speciali' ha detto che la questione della carenza degli impianti di trattamento è «centrale» nella gestione dei rifiuti in Italia aggiungendo che «il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta un’occasione storica per mettere in campo non solo risorse, ma soprattutto riforme che consentano lo sviluppo dell’intero settore». 

Colarullo ha poi sottolineato che dalle stime della sua organizzazione «per raggiungere gli obiettivi europei al 2035 sul 65 per cento di avvio a riciclo e sullo smaltimento in discarica sotto al 10 per cento, nel Mezzogiorno si registra un fabbisogno impiantistico pari a due milioni di tonnellate per quanto riguarda il rifiuto organico, e di 1,3 milioni di tonnellate per quanto riguarda il recupero energetico. Al momento, infatti, l’effettivo riciclo si attesta al 38 per cento, il recupero di energia al 21 cento  e lo smaltimento in discarica addirittura al 41 per cento».

La necessità dell’economia circolare

Il vicepresidente di Utilitalia, Filippo Brandolini ha poi insistito sull’importanza del riciclo per attuare una corretta economia circolare dicendo che: «Senza un'adeguata dotazione impiantistica non si può fare economia circolare, occorrono, quindi, impianti per il riciclo».

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