Nel giorno dell’introduzione del green pass obbligatorio per tutti i lavoratori anche gli esponenti delle forze dell’ordine devono fare i conti con la nuova misura voluta dal governo. Dalla polizia di stato confermano che i controlli sono partiti, ma sono circa 10mila i lavoratori che non si sono vaccinati, un dato che, secondo Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia della Cgil, rispecchia l’andamento nazionale e che varia a seconda dei territori.

Nello specifico, secondo gli ultimi dati forniti dall’amministrazione, su circa 97mila membri della polizia di stato, hanno ricevuto almeno una dose di vaccino circa 70mila agenti. Tuttavia, per motivi di privacy, i dati non tengono conto di chi ha deciso di immunizzarsi al di fuori dei canali forniti dalla pubblica sicurezza e si è invece affidato agli hub regionali o alle Asl.

Da inizio pandemia, sono stati circa 11.500 i contagi tra i membri della polizia di stato, e questo spiegherebbe come mai alcuni agenti non si sono sottoposti al vaccino: devono ancora aspettare i termini prima di ricevere almeno una dose. I decessi invece sono stati 17, di cui 16 prima dell’introduzione dei vaccini, dice Tissone.

Per avere dati definitivi, però, bisognerà attendere ancora qualche giorno. Il sindacalista ammette che i problemi ci sono già oggi, a partire dalla copertura dei turni di servizio, visto che chi non è provvisto di green pass viene sospeso senza stipendio, perdendo anche tutta una serie di benefici come ad esempio la maturazione delle ferie. È il caso di un poliziotto di Siracusa che ha deciso di presentarsi in ufficio senza green pass perché contrario alla misura, ed è stato raggiunto dalla sospensione della questura. «Ingenuamente pensavo, anche alla luce delle manifestazioni dei giorni scorsi, che il peggio ce lo fossimo messo alle spalle. Invece devo constatare che abbiamo ancora bisogno di qualche tempo per metabolizzare il tutto» dice Tissone.

L’incontro con la ministra

Intanto cresce il malcontento nelle forze dell’ordine. Il prossimo 21 ottobre ci sarà un tavolo di incontro tra i sindacati e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, le sigle chiederanno tamponi gratuiti per chi ancora non ha intenzione di vaccinarsi. Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap, Sindacato italiano appartenenti polizia, proporrà anche una deroga temporanea all’obbligo di green pass. Un modo per prendere tempo e dare ai quadri dirigenti la possibilità di organizzarsi non solo con i turni di servizio di copertura qualora ci fossero agenti sospesi, ma anche per far fronte ad altre difficoltà che potrebbero insorgere.

La guardia di finanza

Dati ufficiali arrivano invece dalla guardia di finanza, secondo cui su 58.300 membri dell’organico, l’86,6 per cento sono vaccinati, ovvero 50.463 unità. Quindi sono circa 8mila gli agenti non vaccinati. Sono invece settemila i guariti dal contagio di cui cinquemila già vaccinati e duemila in attesa della dose del farmaco.

Il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri ha invece dato l’ordine a tutti gli agenti sprovvisti di green pass di sgomberare le proprie camerette. Ad annunciare la decisione è il Nuovo sindacato dei carabinieri che ha detto: «Nessun decreto ha mai imposto una azione del genere che non ha precedenti nella storia dell'Arma». Ora il sindacato si prepara a prendere provvedimenti per difendere gli agenti sospesi.

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