Dopo la decisione su Astrazeneca

Il precedente del caso Fluad: comunicare contro il panico

Anche nel 2014 l’Aifa ha sospeso per breve tempo la somministrazione di un vaccino (contro influenza) per sospetti sugli effetti collaterali. Era tutto a posto, ma quell’anno la copertura è scesa del 12 per cento

 

  • Era il 28 novembre del 2014, con alcuni colleghi (tra cui Donato Greco, membro del nuovo Cts) discutevamo di politiche vaccinali. Quel giorno il Corriere della Sera – in prima pagina – titolava «Vaccini, morti sospette e caos».
  • Due giorni dopo Aifa e Iss rilasciarono i risultati delle prime analisi che confermavano il profilo di sicurezza dei lotti. Sei giorni dopo il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’Ema comunicava che non sussistevano evidenze scientifiche di associazione tra le morti e la somministrazione dei vaccini.
  • Gli effetti negativi di quello che definimmo «il caso Fluad» ci hanno accompagnato sino a oggi, congiuntamente a tutto quanto ha in questi anni minato la fiducia nei vaccini quale presidio fondamentale di tutela della salute pubblica.

 

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