- L’allora arcivescovo di Cracovia avrebbe adottato la tecnica del trasferimento da una parrocchia all’altra del prete abusatore per coprire e evitare lo scandalo. Fra le vicende più clamorose quella del sacerdote predatore seriale Eugeniusz Surgent, per il quale la Chiesa polacca è stata costretta a fare "mea culpa".
- L’episcopato polacco difende l’operato di Giovanni Paolo II e in una nota sostiene che la vicenda abusi è usata in maniera strumentale contro di lui per contestarne in realtà il magistero sulla sessualità e la difesa della vita dal concepimento fino alla morte naturale.
- Le ultime rivelazioni tuttavia smentirebbero un argomento chiave dei difensori di Wojtlya, cioè il fatto che non fosse a conoscenza della portata reale del fenomeno e che da pontefice a lungo credette fosse un problema essenzialmente americano. Senza dimenticare come diversi fra i più stretti collaboratori del Papa polacco, furono protagonisti attivi della politica degli insabbiamenti.
Wojtyla sapeva degli abusi sessuali fin da quando era arcivescovo di Cracovia
03 dicembre 2022 • 18:20Aggiornato, 03 dicembre 2022 • 21:24