La riforma crea un Csm per i procuratori e il sorteggio rischia di favorire gli uffici maggiori (e i loro capi). I primi sintomi di cambiamento già si sono visti con l’Antimafia e li ha previsti anche Delmastro
Tira un’aria strana dentro la magistratura associata. O meglio un’aria pesante che nasce dalla convinzione che il futuro delle toghe stia per essere ridisegnato e la nuova alba rischi di produrre non certo una scomparsa, ma un riassetto dei poteri. Nessuno, per ora, è disposto a dirlo apertamente, ma il ragionamento corre tra gli uffici giudiziari e muove da due convinzioni. La prima è che la separazione delle carriere verrà approvata – la maggioranza è decisa a portarla in aula l’11 giugno e a



