- La notte tra il 25 e 26 luglio 2019, il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega muore nel quartiere Prati a Roma, dopo essere stato colpito da 11 coltellate dal diciannovenne americano Finnegan Lee Elder.
- Lo scontro è l’epilogo tragico di un “cavallo di ritorno” andato male: quella che in gergo è l’operazione che le forze dell’ordine conducono per recuperare l’oggetto di un furto.
- L’accusa ha chiesto l’ergastolo, la difesa l’assoluzione per legittima difesa. Il caso, però, è complicato ed è stato inquinato da omissioni da parte dei carabinieri.
La notte tra il 25 e 26 luglio 2019, il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega muore nel quartiere Prati a Roma, dopo essere stato colpito da 11 coltellate, di cui due fatali. A impugnare il coltello è Finnegan Lee Elder, un diciannovenne americano in vacanza in Italia, mentre è in corso anche un’altra colluttazione tra il collega di Cerciello Rega, Andrea Varriale, e Gabriel Natale Hjorth, italoamericano amico di Elder. Lo scontro è l’epilogo tragico di un “cavallo di ritorno”



