- Il cosiddetto carcere ostativo torna a incombere sul governo, questa volta sotto forma di decisione della Corte di cassazione.
- Il governo Meloni è intervenuto con un decreto legge a ottobre scorso, poi convertito alla fine dell’anno, che ha riformato la legge sul regime ostativo.
- Ora che la nuova legge esiste, la Corte costituzionale non ha emesso la sentenza e ha rinviato gli atti ai giudici che avevano sollevato la questione di costituzionalità nel giugno 2020.
Il cosiddetto carcere ostativo torna a incombere sul governo, questa volta sotto forma di decisione della Corte di cassazione. La questione di costituzionalità, infatti, potrebbe riaprirsi proprio nel momento in cui, con la cattura del boss mafioso Matteo Messina Denaro, la premier Giorgia Meloni si è attribuita il merito di avergli garantito un “fine pena mai”. La vicenda è complicata e intreccia orientamenti politici a vincoli giuridici. Il governo Meloni è intervenuto con un decreto legge



