intervista al presidente dell’Associazione italiana dei professori di diritto penale

Gian Luigi Gatta: «Il decreto Sicurezza finirà davanti alla Consulta»

Secondo il professore, il governo fa leva sul «populismo penale» e abusa del decreto legge. «Quando un giudice lo deferirà alla Consulta non sarà una scelta eversiva, ma obbligata»

Il decreto Sicurezza è stato convertito, con la fiducia, alla Camera e ora passa al Senato per l’ultimo via libera. Tuttavia, i suoi effetti sono in vigore già dal 12 aprile quando, con una piroetta, il testo è trasmigrato da un disegno di legge a un decreto legge. E’ un decreto figlio del «populismo penale», secondo Gian Luigi Gatta, professore alla Statale di Milano e presidente dell’Associazione italiana dei professori di diritto penale, che si è mobilitata per organizzare in 10 atenei un cic

Per continuare a leggere questo articolo