Intervista al neoeletto presidente dell’Associazione nazionale magistrati, la toga progressista di Area Giuseppe Santalucia
- « I magistrati non sono sacerdoti ma esseri umani e, laicamente, l’Anm agirà per far rispettare un principio: i magistrati, per esercitare i loro alti compiti, non possono tenere comportamenti poco commendevoli».
- «I Trojan hanno bisogno di una indispensabilità ancora più rafforzata. Questa cautela per me è la proiezione della professionalità dei magistrati, i quali devono sempre tener presente che stanno usando strumenti potenzialmente offensivi di diritti fondamentali, anche quando fanno giustizia».
- «E’ mia intenzione cercare di avere un dialogo stretto con l’avvocatura. Il Guardasigilli non deve avere il problema di temere di accontentare gli uni e scontentare gli altri. Non viviamo su fronti contrapposti e sarà mio impegno dimostrarlo».
Dopo settimane di stallo e veti tra le correnti, soprattutto sul nome del presidente, l’Associazione nazionale magistrati ha eletto al suo vertice Giuseppe Santalucia. Storica toga del gruppo progressista di Area, ha avuto la fiducia di quattro correnti – Area, Magistratura indipendente, Autonomia e Indipendenza e Unicost – su cinque e dovrà guidare il sindacato delle toghe all’indomani della tempesta del caso Palamara. Sono serviti 50 giorni per dare un presidente all’Associazione nazionale mag



