- La società che ha effettuato le captazioni le ha veicolate da server non protetti. Ora la Rcs è indagata e rischiano di essere inutilizzabili tutte le intercettazioni che ha effettuato.
- Le irregolarità nella gestione dei server sono state scoperte dai difensori di Cosimo Ferri, incolpato in procedimento disciplinare davanti al Csm.
- «L’esistenza di server a Napoli non autorizzati dall’autorità giudiziaria, e pertanto in questo senso “occulti”, rende radicalmente e patologicamente inutilizzabili tutte le intercettazioni», dice l’avvocato Panella.
I trojan del caso Palamara potrebbero essere la leva che fa saltare non solo i procedimenti disciplinari davanti al Consiglio superiore della magistratura del deputato di Italia viva Cosimo Ferri e dei cinque ex consiglieri che erano alla cena dell’hotel Champagne, ma anche un numero imprecisato di procedimenti penali. Tutto è legato all’inchiesta aperta nei confronti della società di intercettazioni Rcs, che ha eseguito materialmente l’installazione del virus spia nel cellulare dell’ex magis



