- Luca Palamara non rappresenta la magistratura italiana e non può divenirne il volto simbolico. Non può diventare la ghiotta occasione per coagulare chi intende approfittare della attuale crisi per distruggere il modello costituzionale di giustizia.
- Lo scandalo del maggio 2019 non può divenire la ragione per una riforma che introduca il sorteggio per i membri del Csm. Affidare alla sorte la scelta dei membri togati del Csm significherebbe minare alle fondamenta l’autonomia ed il prestigio della magistratura.
- Accostare Magistratura Indipendente alla massoneria, come qualcuno pare abbia fatto, è ridicolo ed offensivo. Magistratura Indipendente ha avviato un rinnovamento profondo e reale, senza mai indulgere al giustizialismo, senza sventolare cappi e mannaie.
La crisi delle toghe non sia il pretesto per distruggere l’attuale modello di giustizia
13 maggio 2021 • 20:42Aggiornato, 14 maggio 2021 • 10:35