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Il dibattito suscitato dal caso Eni-Domani sulla libertà di stampa e sulla mai approvata legge contro le querele temerarie ai giornalisti sta provocando i suoi effetti. È stata infatti depositata al Senato una interrogazione.
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Al di là del caso che riguarda Domani, tuttavia, il tema è più ampio e riguarda la libertà di stampa e il fatto che i giornalisti e le testate non vengano colpite da querele intimidatorie, ai fini di frenarne l’attività d’inchiesta.
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Le proposte di legge nel corso degli ultimi anni sono state numerose, ma nessuna è mai arrivata nemmeno fino all’aula: tutte sono rimaste impantanate in una selva di distinguo e cavilli. Se in questo momento al Senato è depositato un disegno di legge a prima firma del grillino Primo Di Nicola, tolto dal calendario nel 2020 e mai più inserito, anche alla Camera sul fronte del Partito democratico la disponibilità a lavorare per una legge sul tema esiste.
Il dibattito suscitato dal caso Eni-Domani sulla libertà di stampa e sulla mai approvata legge contro le querele temerarie ai giornalisti sta provocando i suoi effetti: qualcosa si muove, sul fronte politico, nonostante la vicina chiusura del parlamento per la pausa estiva. Al Senato la presidente del gruppo Misto ed esponente di Leu, Loredana De Petris ha depositato un’interrogazione ai ministri dell’Economia e delle finanze e dello Sviluppo economico, in cui ripercorre la vicenda che h



