Giustizia

La riforma del Csm non tocca le correnti e salva molti privilegi

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  • Leggendo tra le righe del testo approvato in commissione, emerge come la sintesi raggiunta dalla maggioranza lasci ancora margini di manovra alle dinamiche delle correnti e non tocchi alcuni interessi privilegiati.
  • I magistrati che assumono ruoli tecnici nei ministeri vedono alleggerito il meccanismo del divieto di rientro ad incarichi giurisdizionali; non si mette veramente un argine al numero di fuori ruolo e rimane la possibilità di cumulo di compensi.
  • A rischiare una eterogenesi dei fini è anche la nuova legge elettorale del Csm, con il sorteggio delle corti d’appello che formano i collegi elettorali. Questo compromesso, trovato per ovviare al sorteggio dei candidati, rischia di indurre proprio il meccanismo che vorrebbe evitare.

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