Giustizia

Le magistrature speciali finiscono nel caos delle nomine di stato

  • Il voto in parlamento per scegliere i laici dei Consigli di presidenza è slittato ancora, al 20 aprile. Così i togati già eletti non possono insediarsi e gli uscenti continuano ad operare in prorogatio.
  • Secondo fonti di maggioranza, infatti, i 12 nomi che andranno a riempire le caselle sono finiti nel grande calderone della divisione interna al centrodestra delle nomine nelle società partecipate.
  • Tra le magistrature speciali c’è fastidio nei confronti della politica e soprattutto della maggioranza di governo, accusata di trattare i loro organi di autogoverno come camere di compensazione per dinamiche spartitorie. Con sommo spregio dei togati già eletti.

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