Quando il giornalista del Fatto Quotidiano, nel novembre scorso, denunciò alla procura di Milano di aver ricevuto i documenti segreti, l’indagine venne assegnata allo stesso magistrato da cui la fuga di notizie sarebbe partita
- Quando il giornalista del Fatto fa denuncia a Milano, il fascicolo dell’indagine per la fuga di notizie viene assegnata allo stesso Storari da parte di Greco e dell’aggiunta Pedio. Storari inizia a indagare e dispone anche una consulenza per stabilire la provenienza delle carte.
- Quando viene a conoscenza dell’indagine sulla segretaria di Davigo, che avrebbe anonimamente mandato le carte anche al Fatto, capisce che sono le stesse che lui ha consegnato al togato Csm e si chiama fuori dall’indagine.
- Storari riferisce a Greco per la prima volta di aver consegnato le carte a Davigo e si chiama fuori dall’indagine. In sostanza, rinuncia al fascicolo quando si rende conto che quelle carte sarebbero le stesse che ha fatto uscire lui dalla procura.